I Veda ci invitano ad aprirci con la mente e con il cuore verso il Creato e le Creature. La vita è fatta di relazioni e l’essere umano non può prescinderne perché ha bisogno degli altri animali e piante inclusi. Occorre avere la consapevolezza che essi non sono “cose” ma esseri viventi che ci supportano; e non solo gli animali di compagnia e non solo le piante d’appartamento e giardino. Piaccia o no tutti loro c’impongono il riferimento all’Universo a cui tutti partecipiamo.
L’universo è un insieme armonico fatto di leggi non solo fisiche ma anche etiche. Tutte le creature desiderano benessere e felicità ma, solo l’essere umano può gestire gli impulsi che ne derivano, assumersene la responsabilità e la conseguente presa di coscienza degli effetti nefandi che possono essere provocati dai suoi errori. L’indifferenza verso il dolore delle altre creature ingenera una catena di reazioni inique per l’equilibrio e la serenità dell’ambiente interiore ed esteriore dell’uomo; infatti solo sviluppando affetto, solidarietà e rispetto verso “l’altro” gli diventa possibile risolvere i gravi problemi che gli inquinano l’esistenza. Scegliere di nutrirsi provocando il minore dolore possibile spezza la concatenazione di violenza, conflittualità e paura, perché l’alimentazione è uno dei banchi di prova più frequenti e costanti di grande implicazione nella formazione del carattere.