L’uomo e il cosmo: due sistemi talmente compenetrati da spiegarsi a vicenda, da trovare l’uno la ragione nell’altro.
Questo ascolto è un viaggio dentro una delle Upanishad più antiche, appartenente al Rigveda: l’Aitareya Upanishad, un’opera vibrante che celebra l’essenza di ciò che è e sarà e di ciò che è sempre stato.
“In verità, al principio questo universo non era altro che l’Atman, unico e solo. Nessun’altra cosa palpitava”.
Il principio primo all’origine dei mondi (“Esso pensò: "Io voglio creare i mondi’”) è lo stesso principio che anima l’uomo. Scoprendolo, prendendo dimora il lui, l’essere umano può conquistare l’immortalità. “Per mezzo di tale Atman cosciente, essendosi innalzato da questo mondo al mondo celeste, avendo realizzato tutti i desideri [Vamadeva] divenne immortale, immortale divenne”.
E così anche noi oggi, a distanza di millenni. Anche noi accedendo al sapere upanishadico possiamo trovare la strada che ci porta fuori dalle miserie di un’esistenza pavida, sbiadita, insoddisfatta, spesso sofferente, e conquistare le vette luminose della realizzazione spirituale.
Oggi come ieri perché la verità infusa nell’universo, di cui l’essere umano è parte integrante, ed è eterna, non nasce e non muore, è sempre a disposizione di una coscienza attenta, sveglia, curiosa, assetata di conoscenza e di amore.
Marco Ferrini, maestro di una Tradizione autentica fondata sul sapere upanishadico, è guida esperta all’uomo contemporaneo in questo viaggio straordinario dentro un sapere che libera.