Dietro al cibo e alla maniera in cui ci si accosta ad esso si nascondono molte delle nostre dinamiche psichiche; attraverso ciò che mangiamo e come ci nutriamo, possiamo avvertire e percepire il nostro stesso atteggiamento nei confronti della vita. La scienza indovedica spiega il valore del cibo sul piano socio-cosmico e le caratteristiche di differenti tipologie e qualità di cibo a seconda della natura psicologica del soggetto che lo consuma (sattvica, rajasica e tamasica). Gli alimenti vegetariani, che non prevedono l'inflizione della violenza a danno di altre creature, sono quelli più idonei per chi intende favorire la propria ed altrui salute fisica, psicologica e spirituale. I disturbi della personalità legati al consumo di cibo sono un fenomeno in crescita nella società di oggi e con ripercussioni piuttosto preoccupanti.
Oltre ai disturbi della personalità legati all’alimentazione, vi sono anche altre consuetudini e atteggiamenti, meno visibili ma pur sempre sconsiderati nell'alimentazione, che screditano il valore simbolico e naturale che il cibo riveste per la salute e il benessere di ciascun individuo, non solo sul piano fisico ma anche su quello mentale ed emozionale.
Con il denaro si acquistano gli ingredienti che compongono le nostre pietanze ma non l’amore e la coscienza giusta per preparare un’offerta grata a Dio che possa rendere l’atto del mangiare un gesto sacro, propedeutico alla crescita spirituale dei commensali riuniti attorno ad un tavola.