E’ la qualità della nostra coscienza e la conseguente gioia che si sperimenta che misurano la nostra partecipazione alla vita.
La gioia spirituale è l’essenza stessa dell’essere, e così ognuno di noi è alla ricerca perenne di quella felicità.
La sofferenza arriva quando andiamo a cercarla nei luoghi sbagliati.
È in questa ricerca della felicità che la Bhagavad-gita si colloca.
In questo seminario viene commentato il nono canto, dedicato a quella che Shri Krishna definisce la conoscenza più confidenziale.
Qui attraverso insegnamenti sublimi, alcuni dei quali appaiono come antinomie che sfidano la logica ordinaria, ci viene presentato un percorso che, anche per coloro che non conoscessero i primi otto capitoli dell’opera, permette di immergersi subito nel vasto mare dell’essere, alla ricerca del proprio porto sicuro.