Il quinto e il sesto capitolo della Bhagavad-gita sono due colonne portanti di questa grande Opera di saggezza universale.
Contengono infatti insegnamenti che rivelano la scienza per purificare e dominare la mente e lo Yoga come azione illuminata, compiuta con distacco, in spirito di offerta, non macchiata dalla convenienza egoistica.
Quando la mente è distorta dalle bramosie, l’autore dell’azione è schiavizzato dalle sue aspettative e pretese rispetto al risultato da conseguire e così progressivamente viene travolto da paure, inquietudini, inappagamento, frustrazione.
Attraverso questo studio, che è anche un viaggio nelle profondità del nostro essere, possiamo imparare ad agire in modo da favorire il vero bene nostro e altrui ricollegandoci alla nostra sorgente divina.