In quest’ultimo Seminario si concentra la sintesi dell’intramontabile saggezza della Bhagavad-gita che qui trova il suo apice.
Il suo insegnamento conclusivo, che conduce all’affidarsi al Divino con piena fede e amore, non solo è di sublime levatura sul piano spirituale ideale ma anche di straordinaria utilità pratica nella sua capacità di armonizzare l’intera personalità umana.
Davvero la Bhagavad-gita getta un ponte tra l’uomo e Dio, tra la carne e lo spirito, tra Terra e Cielo, tra il mondo immanente e la dimensione della trascendenza.
Dopo aver ascoltato tutti gli insegnamenti che Krishna ha offerto ad Arjuna, l’intelletto adesso è finalmente pronto a mettere le ali e a ricongiungersi all’anima, al sé spirituale, a Dio.
Il volo supera ogni umana limitazione per librarsi laddove risplende eternamente il sole della sapienza realizzata e dell’amore divino universale.
Il viaggio è giunto al termine, o forse solo ora davvero inizia verso le sfere più alte della libera consapevolezza, penetrando il tesoro e il segreto della vita.