Bhagavad Gita e Commedia, due perle della letteratura orientale e occidentale, sono metafora non solo del viaggio fisico che l’uomo compie nella vita, ma anche di quello emozionale, psichico ed infine spirituale.
All’inizio i due protagonisti, il principe Arjuna ed il pellegrino Dante, come tutti gli esseri umani hanno paura d’affrontare le proprie responsabilità; solo dopo aver percorso l’intero viaggio si pongono risolutamente davanti al loro dovere, ma devono prima affrontare la propria ombra, le bestie interiori che impediscono il cammino.
L’insegnamento comune alle due opere è che da soli questo viaggio non si può fare, c’è la necessità di un maestro, rappresentato da Virgilio nella Commedia e da Krishna nella Bhagavad Gita.
In questa conferenza si può ascoltare anche un’interessante introduzione agli antefatti che determinano l’esilio di Dante, il passaggio sociale dell’autunno del medioevo all’umanesimo, la persecuzione di Dante quale paladino di uno stato laico rispetto al potere secolare della Chiesa d’allora.