L'uomo di oggi, tutto pragmatismo ed esteriorità, sembra non avere più tempo per sognare. Il sogno, la poesia, la creatività sottraggono tempo alle cose concrete, alle cose che contano. Non si comprende, però, che dietro alla concretezza che molti di noi rincorrono, si celano dinamiche più sottili e molto più importanti. Dovremmo dare il
giusto peso alle nostre dinamiche interiori, in quanto desideri, idee, pensieri e sogni sono alla base degli eventi fisici che poi si manifestano nelle nostre vite.
Sebbene quando si parla di sogni, generalmente si pensa a qualcosa di astratto o addirittura evanescente, dovremmo invece riconsiderare la realtà del sogno da una prospettiva diversa, quella che porta poi a concretizzarlo. Portare il sogno da una dimensione sottile ad una dimensione empirica è una sorta di alchimia un'alchimia possibile se impariamo a sognare progettualmente. Sogno e progettualità sono in contrasto tra loro? Niente affatto, anzi, sono inscindibilmente collegati se vogliamo che i nostri sogni scendano dal mondo platonico
delle idee e diventino parte della nostra realtà.
Come evitare che la paura saboti la realizzazione dei nostri sogni: intensificare il nostro desiderio, renderlo acceso, intenso, vibrante, ed accompagnarlo al nostro sentire. In questo modo è possibile attivare energie in grado di manifestare esteriormente ciò che desideriamo.
E' possibile, ed è molto efficace, sognare ad occhi aperti, aiutandosi con una visualizzazione attiva, visualizzando come vorremmo vivere, con chi e facendo che cosa. Meditare in maniera vibrante sul nostro modello ideale ci consentirà, in tempi variabili, di trovarci dove vogliamo essere.