Una persona che soffre, generalmente è perché:
- ha perso qualcosa/qualcuno a cui tiene;
- non riesce ad ottenere qualcosa/qualcuno per cui ha fatto sforzi enormi;
- è dipendente da qualcosa/qualcuno;
- possiede qualcosa/qualcuno ma si rende conto che non lo possiede veramente
(ad esempio nel caso relazioni di coppia rispettate e onorate sul piano formale ma non sul piano pratico, di fatto);
- qualcosa/qualcuno a cui la persona è attaccata è disponibile a intermittenza, producendo un'alternanza continua di piacere/dolore, gioia/sofferenza, opposti che si alimentano vicendevolmente.
Come possiamo liberarci dalle dipendenze?
Il Counseling Bhaktivedanta ci guida in quest'impresa così necessaria per la nostra evoluzione e reale benessere, in prima istanza aiutando la persona a centrarsi nel suo sé spirituale, laddove sgorga una felicità che non dipende dagli eventi esterni.
Centrandosi nel proprio sé ci si libera da attaccamenti egoici, materiali, e sono proprio questi attaccamenti che producono aspettative, pretese, e infine dipendenze.
Imparate a dire a voi stessi: "Io non sono irrimediabilmente condizionato, perché il libero arbitrio è più forte persino dell'influenza del DNA o dell'ambiente.
Attraverso una disciplina per la gestione della psiche e per lo sviluppo della volontà saggia, posso riconquistare la mia libertà interiore".