“Noi siamo ciò che desideriamo”, dicono gli antichi saggi indiani,
“Come un uomo agisce così egli diventa. Com’è il desiderio di un uomo, così è il suo destino”
“Noi siamo ciò che pensiamo” disse Buddha “Tutto quello che siamo nasce con i nostri pensieri. Con i nostri pensieri creiamo il mondo”.
La modificazione dei desideri implica la modificazione dei propri contenuti mentali, di quelle forze e di quelle tendenze spesso inconsce, cui la mente non ha accesso, ma che si manifestano spesso attraverso la dimensione onirica.
I sogni, tanto quelli ad occhi chiusi quanto quelli ad occhi aperti, veicolano la nostra visione della realtà, quel livello di consapevolezza proprio di ciascuno di noi, che rende soggettiva la percezione di ciò che ci circonda, di quanto ci accade.
Il sogno, allora, è in relazione al livello di coscienza dell'individuo?
Si, ciascuno di noi può davvero progettare i propri sogni per acquisire elementi di integrazione per la coscienza e porci così nella dimensione di veglia in armonia con le leggi e le energie che pervadono e sostengono il cosmo, entrando in risonanza con esse e con la loro funzione nella progettualità globale.