Già nel XII secolo, Bernardo di Chartres affermava che la capacità di visione dei moderni dipende dal loro fondarsi sugli antichi, come nani che s’innalzino sulle spalle di giganti. Il Mahabharata costituisce un classico per eccellenza, che ci permette di volare oltre i nostri condizionamenti psichici e i pregiudizi culturali.
In questo sesto Seminario tematico, Marco Ferrini ci invita a riflettere sulle eterne e sottili verità che il mito custodisce, in un linguaggio lirico e poetico che trascende i limiti della logica e della razionalità. Lo fa proponendoci un affascinante e onirico dialogo tra l’epica mahabharatiana e quella omerica, confrontando opere come l’Iliade ai sublimi valori della civiltà indo-vedica.
Il Mahabharata esce arricchito da questo confronto: un fiume impetuoso che scorre con lo stesso tumulto della vita, portando con sé gemme e detriti. Fate attenzione a non addentravi in queste acque senza la guida di chi, esperto nella materia, è in grado trasformare ogni evento narrato in un occasione di lavoro interiore e di crescita; di chi può sventare il pericolo di equivoci fatali.
Nel Mahabharata si dispiega l’intera storia dell’umanità, non nella forma di uno sviluppo cronologico lineare ma di una sintesi archetipica dei segreti che sostengono l’universo e che, nel linguaggio del mito, trovano la loro più piena espressione.
Lettura e commento di Sabha Parva (Il Libro della Sala d’Assemblea) cap. 14-72