Il Mahabharata insegna attraverso la narrazione. Questa è la sua raffinata pedagogia.
Millenni or sono grandi saggi hanno combinato elementi di linguistica, semantica, psicologia, sociologia, per forgiare uno strumento che possa aiutare efficacemente tutti gli esseri viventi a lenire le pene dell’esistenza incarnata, e a riscoprire il senso evolutivo della vita.
Il Mahabharata, miscelando sapientemente poesia, filosofia, religione e narrazione, ci invita a superare i limiti della percezione sensoriale per accedere a sempre più alte comprensioni della realtà soggettiva e oggettiva. I suoi insegnamenti, d’inestimabile valore, mirano a correggere la nostra percezione e sviluppare in nostro senso di discernimento, risvegliando la nostra capacità di lettura delle dinamiche esistenziali e permettendoci così di evitare errori che, altrimenti, ci obbligherebbero a un notevole dispendio di tempo ed energie.
Il Mahabharata riporta alla luce le nostre memorie, le nostre radici, la nostra conoscenza e, nell’ascolto partecipato di antichi ma sempre attuali avvenimenti, ci permette di rielaborare e trasformare i contenuti psichici disturbanti che tanto nuocciono alla nostra vita.
Lettura e commento di Adi Parva (Il Libro delle Origini) cap. 83-88